Il sale di magnesio dell' acido stearico (stearato di magnesio, chiamato anche stearato vegetale) viene in genere utilizzato nella formulazione di integratori alimentari, compresi quelli del nostro GeoPaleoDietShop.
Molti ci contattano perchè ritengono di aver letto articoli (da fonti non ben indentificate ed attendibili) che potrebbe essere tossico.
Il che non è assolutamente vero.
Ma vediamo in dettaglio.
L' acido stearico come il magnesio stearato (è un sale che origina dall'unione di due molecole di stearato con un catione di magnesio ,lo stearato non è altro che l'anione dell'acido stearico,ed è presente anche nel 4z) non è per nulla dannoso.
Il materiale ha una consistenza scivolosa ed è usato per rendere le capsule più omogenee ed essere più a lungo conservabili.
Dell'acido stearico ne è consentito l'uso negli integratori alimentari e non vi è nulla di tossico o pericoloso, tuttavia, ogni tanto si sente qualcuno che evidenzia la sua pericolosità e viene citato il documento a cura di Tebbey (Immunology 1990), come "l'acido stearico inibisce cellule T risposte immunitarie dipendenti", che in effetti non sembra affatto una bella cosa.
Ma se si legge lo studio completo, è chiaro che gli autori non stavano studiando i pericoli dell' acido stearico,nemmeno di effettuare qualsiasi collegamento tra il consumo di acido stearico e di eventuali effetti negativi sulla salute.
Lo studio è stato concentrato, cercando in vitro (non in vivo), di come le cellule B e le cellule T del sistema immunitario possono metabolizzare composti in modo diverso.
Gli autori hanno creduto che questi due tipi di cellule trattassero in modo diverso l'acido stearico e sono stati eseguiti esperimenti nel tentativo di capire meglio il metabolismo di questi tipi di cellule.
Come si è visto, le cellule B hanno avuto la capacità di desaturare acido stearico, mentre le cellule T non hanno tale capacità.
Lo studio non è stato eseguito per verificare i pericoli di acido stearico e non è rilevante per i quantitativi di acido stearico consumato dagli integratori (che sono estremamente piccoli) tanto è vero che non è mai stato testato in in vivo.
Queste cellule sono state a diretto contatto con l'acido stearico in un sistema modello che non rispecchia la situazione in vivo.
In realtà gli autori erano interessati al potenziale utilizzo dell'acido stearico per quanto riguarda il rigetto nei trapianti ed i problemi autoimmuni che si sviluppano post operazione.
Generalizzando i dati da uno studio in vitro, che non è mai stato destinato a testare l'argomento, ci si può fare una bella storia di marketing per le aziende che producono integratori senza l'acido stearico o il magnesio stereato.
Uno sguardo più approfondito sull'acido stearico contribuisce a valorizzare ulteriormente la poca valenza di questo argomento e dimostra la sicurezza di esso.
L'acido stearico è comunemente presente in molti alimenti come carne, formaggio, latte e olio di cocco, nonché negli alimenti che si ritiene che abbiano benefici per la salute, come il cioccolato fondente.
C'è più acido stearico in un piccolo pezzo di cioccolata piuttosto che in 100 compresse di qualsiasi integratore, per esempio.
La quantità di acido stearico presenti negli alimenti che consumiamo abitualmente è di gran lunga superiore ai pochi milligrammi di acido stearico presenti nelle formulazioni delle compresse.
Inoltre, una volta consumato, l'acido stearico viene trasformato dal corpo in acido oleico, un acido grasso monoinsaturo.
Questa conversione metabolica può essere infatti uno dei motivi per i quali l'acido stearico in genere non fa aumentare i livelli di colesterolo LDL.
Questa conversione dell' acido stearico in acido oleico rende ancora più difficile mettere in relazione gli studi in vitro, che applicano l'acido stearico sulle cellule, a qualsiasi tipo di situazione in vivo.
Speriamo di aver chiarito la cosa una volta per tutte.
Team Scientifico GeoPaleoDiet
Per approfondire a livello tecnico:
L'acido stearico è una molecola a 18 atomi di carbonio appartenente alla categoria degli acidi grassi saturi.
Esso lo troviamo all'interno di alimenti ricchi di grassi, sia animali (la maggioranza), che vegetali, dove abbonda soprattutto nel burro di cacao ed in quello di karité.
Pur trattandosi di un acido grasso saturo a lunga catena, il suo potere di promuovere la crescita delle placche aterosclerotiche (aterogeno) è piuttosto basso.
A livello epatico l'acido stearico subisce un processo di desaturazione che lo trasforma in acido oleico, grazie all'intervento dell'enzima Stearoyl-CoA Desaturasi.
L'acido oleico può determinare una lieve riduzione del colesterolo LDL e totale, lasciando invariata la frazione buona (HDL).
Quindi non è assolutamente negativo come eccipiente, ma non solo esso impedisce l'ossidazione delle vitamine o dei minerali presenti nella compressa.
Uno studio sugli esseri umani ha concluso che l' acido stearico ossidato dopo aver subito un processo di desaturazione e divenuto acido oleico è stato 2,4 volte superiore alla frazione di acido palmitico analogamente convertito in acido palmitoleico.
Inoltre, l'acido stearico ha meno probabilità di provocare gli esteri del colesterolo, i quali sono il risultato dell'azione dell’acil-CoA-colesterolo acil trasferasi (ACAT), mediante il trasferimento di un acido grasso al coenzima A ed al gruppo ossidrilico del colesterolo, e quindi convertendo il colesterolo in una forma più idrofobica.
L'acido stearico è stato associato ad un ridotto LDL rispetto agli altri acidi grassi saturi.
Bibliografia: Emken, Edward A. (1994). "Metabolism of dietary stearic acid relative to other fatty acids in human subjects". American Journal of Clinical Nutrition.