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Dieta chetogenica: cosa bisogna sapere?

18/05/2020

Negli ultimi anni nutrizionisti e dietisti si sono interessanti in massa alla dieta chetogenica, che sembra essere diventato il nuovo sacro graal dei regimi dimagranti.

In realtà non si tratta di una scoperta recente, ma già dal secolo scorso si è cominciato ad approfondire il ruolo dei chetoni nell’organismo umano.
 
Per prima cosa dobbiamo specificare che non esiste una sola dieta chetogenica ma rientrano in questo termine tutti gli stili alimentari a basso contenuto di carboidrati e alto contenuto di grassi.

Alcuni prevedono il consumo di pasti sostitutivi, altri di una selezione precisa di cibi che mangiamo giornalmente.

Su internet si trovano decine di articoli contrastanti riguardo questo regime alimentare e in generale le diete che prevedono un ridotto apporto di carboidrati: chi è a favore e le trova performanti, chi  ne afferma l’inutilità, chi addirittura le considera dannose. Ma dove sta la verità?
Per cercare di fare chiarezza sul tema bisogna prima capire come funziona la chetogenesi.


I principi della dieta chetogenica

La dieta chetogenica si basa su una funzione fisiologica del nostro organismo, ossia la chetogenesi. Si tratta di un processo in cui non avendo zuccheri a disposizione, il corpo è obbligato a ricercare altrove le proprie risorse energetiche e lo fa consumando le riserve di grasso presente.

I carboidrati sono la principale fonte di zuccheri del nostro organismo. Eliminandoli completamente per un determinato periodo di tempo si spinge l’organismo a consumare i depositi di grasso in eccesso per trarne energia.
 

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Questo regime alimentare si compone quindi di tre elementi fondamentali:
 

  • riduzione del consumo dei carboidrati complessi;
  • incremento dei grassi e in parte delle proteine, che diventano la principale fonte energetica;
  • produzioni di chetoni .

 
La chiave del funzionamento di questa dieta però è il notevole incremento della produzione di chetoni. Cosa sono i chetoni e perchè sono importanti?

I corpi chetonici sono metaboliti prodotti naturalmente dal nostro corpo, molto importanti per i muscoli, il cervello e i tessuti periferici. Sfruttando questa molecola per veicolare energia, si facilita la perdita di peso e di adipe.


Solitamente vengono espulsi tramite le urine, viene da se che per seguire questo regime alimentare è fondamentale che fegato e reni funzionino alla perfezione, per consentire lo smaltimento dei chetoni nelle urine.

La dieta chetogenica fa male

Uno dei punti più attaccati della dieta chetogenica riguarda l’eliminazione di carboidrati, frutta e alcuni tipi di verdura. Seppur si tratta di un periodo temporaneo, l’astensione da questi principi nutritivi potrebbe effettivamente provocare qualche squilibrio nell’organismo.  

Proprio per evitare ciò, è indispensabile consumare integratori idrosalini specifici, pensati per integrare appunto i nutrienti mancanti.
 
Quando aumenta la produzione di chetoni, gli integratori diventano un complemento necessario da assumere quotidianamente per compensare la carenza di sali, vitamine e altre sostanze essenziali che non possono essere assunti dai cibi “proibiti”.
 

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Un discorso più approfondito va invece fatto sulla relazione tra chetoni e diabete. Chi soffre di diabete di tipo 1 (alcune volte anche di tipo 2) non è in grado di controllare adeguatamente i livelli di glucosio nell’organismo che possono andare incontro ad un processo chiamato “chetoacidosi diabetica”, ossia quando il numero dei chetoni nel sangue è eccessivamente alto.

I chetoni alti provocano un abbassamento del ph, che quindi diventa acido e può essere dannoso per il funzionamento dell’organismo.

Non essendoci dosi sufficienti di insulina in circolo che convertono il glucosio in energia, quest’ultimo non viene correttamente assorbito dalle cellule e va ad accumularsi nei reni.
​​​​​​​Glucosio e chetoni in eccesso non riescono ad essere smaltiti attraverso le urine e potrebbero causare vari effetti collaterali. Per questo motivo la dieta chetogenica non è assolutamente adatta a chi soffre di diabete.
 

Un’altra categoria a cui è sconsigliato questo regime alimentare è la donna in gravidanza.
Durante questo bellissimo momento, il corpo della donna è sottoposto ad un notevole stress fisico e ormonale, motivo per cui sono da evitare diete e regimi alimentari drastici

​​​​​​​Precisiamo che ad oggi non sono stati approfonditi studi sul ruolo dei chetoni in gravidanza e durante l’allattamento, di conseguenza non è possibile determinare con certezza se questo tipo di dieta porti o meno a delle controindicazioni ma nel dubbio è preferibile optare per alimentazioni più varie.
 
Ricordiamo infine che la dieta chetogenica è un regime alimentare non bilanciato, che quindi può essere seguito solo per un breve periodo di tempo e sotto stretta sorveglianza di un medico specialista competente che sarà un grado di valutare come agire.