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Trigliceridi Alti? La Vitamina D li Abbassa. Nuovo Studio

11/01/2025

Negli ultimi anni, la vitamina D è diventata protagonista di un dibattito acceso.

Non si tratta solo di prevenire l'osteoporosi o rafforzare le ossa: le sue implicazioni sulla salute cardiovascolare, sull'infiammazione e sul metabolismo lipidico sono ormai ben documentate.

Eppure, molti professionisti della salute sembrano trattarla come una nota a margine, nonostante le evidenze.

Questo studio punta i riflettori su un aspetto cruciale: il profilo lipidico, ovvero i livelli di grassi nel sangue, un indicatore chiave per valutare il rischio di malattie cardiovascolari.


E i risultati sono sorprendenti... 

Vitamina D e obesità: perché i medici non la prescrivono abbastanza?

Se siete tra quelli che si chiedono perché la vitamina D non sia più spesso prescritta come supporto terapeutico, mettetevi comodi.

In questa sede affrontiamo un tema che promette di sollevare molte polemiche: l'effetto della vitamina D sul profilo lipidico in persone con sovrappeso o obesità e il clamoroso ritardo della medicina ufficiale nel riconoscerne il valore.

Una recente meta-analisi pubblicata su Prostaglandins & Other Lipid Mediators fornisce nuove prove a favore di questa vitamina, ma la domanda resta: perché così tanti medici continuano a ignorarla?

Il contesto scientifico: perché è importante?

Negli ultimi anni, la vitamina D è diventata protagonista di un dibattito acceso.

Non si tratta solo di prevenire l'osteoporosi o rafforzare le ossa: le sue implicazioni sulla salute cardiovascolare, sull'infiammazione e sul metabolismo lipidico sono ormai ben documentate.

Eppure, molti professionisti della salute sembrano trattarla come una nota a margine, nonostante le evidenze.

Questo studio punta i riflettori su un aspetto cruciale: il profilo lipidico, ovvero i livelli di grassi nel sangue, un indicatore chiave per valutare il rischio di malattie cardiovascolari.

Lo studio: cosa è stato scoperto?

Gli autori, guidati da Kehao Yu, hanno analizzato i dati di vari studi randomizzati e controllati fino al novembre 2023, utilizzando una metodologia rigorosa.

La revisione ha incluso persone con sovrappeso o obesità e ha valutato l'effetto della supplementazione di vitamina D sui parametri lipidici.



I risultati?

Dimostrano che questa vitamina ha un impatto significativo, ma il messaggio sembra non arrivare a chi di dovere.

  1. Trigliceridi: La vitamina D ha dimostrato di ridurre significativamente i livelli di trigliceridi in condizioni specifiche:

    • In persone con comorbidità: riduzione media di 6,03 mg/dL.

    • Con dosi ≥50.000 IU/settimana: riduzione media di 20,87 mg/dL.

    • In chi aveva trigliceridi basali ≥150 mg/dL: riduzione media di 25,95 mg/dL.

    Questo dato è cruciale, dato che i trigliceridi elevati sono uno dei principali fattori di rischio per malattie cardiovascolari.

  2. LDL, HDL e colesterolo totale: Anche se non sono stati riscontrati cambiamenti significativi in questi parametri, ciò non diminuisce l'importanza dell'effetto sui trigliceridi, che spesso vengono trascurati nei trattamenti tradizionali.

Perché i medici ignorano questi dati?

E qui arriva la vera domanda: se le evidenze ci sono, perché molti medici non prescrivono la vitamina D con maggiore convinzione? La risposta, purtroppo, sembra risiedere in una combinazione di fattori:

  • Conservatorismo medico: La tendenza a seguire protocolli standardizzati, ignorando le nuove evidenze scientifiche.

  • Influenza delle case farmaceutiche: La vitamina D, essendo economica e facilmente disponibile, non rappresenta un prodotto particolarmente redditizio per l'industria.  Del resto, farmaci ipolipemizzanti, utilizzati per ridurre i livelli di lipidi nel sangue, è un mercato globale in espansione. Ad esempio, il mercato dei farmaci per la steatosi epatica non alcolica (NAFLD), che include agenti ipolipemizzanti, è stimato a 21,36 miliardi di dollari nel 2024 e dovrebbe raggiungere 33,72 miliardi di dollari entro il 2029. 

  • Mancanza di formazione: Molti professionisti non ricevono aggiornamenti sufficienti su nutrizione e integratori durante la loro carriera.

Questo ritardo nella prescrizione è un problema che mette a rischio milioni di persone, specialmente quelle con obesità, già esposte a un rischio cardiovascolare più alto.

Dosaggi: una questione di sicurezza mal interpretata

Lo studio evidenzia che solo dosi elevate (≥50.000 IU/settimana) hanno un effetto significativo sui trigliceridi.

Questo porta spesso a un altro fraintendimento tra i medici: il timore della tossicità. Certo, dosi eccessive di vitamina D possono portare a effetti collaterali (ma non capitano quasi mai), ma è importante sottolineare che la supplementazione sotto controllo medico è sicura e benefica.

La guida completa alla corretta supplementazione di vitamina D la trovi QUI 

Cosa significa tutto questo per chi è in sovrappeso o obeso?

La vitamina D rappresenta un'opportunità concreta per migliorare il profilo lipidico, almeno per quanto riguarda i trigliceridi.

Tuttavia, il messaggio è chiaro: non aspettatevi che il vostro medico ve la prescriva di default. Se avete trigliceridi alti o altre condizioni correlate, chiedete attivamente un confronto.

Ricordate che la vitamina D non è un rimedio universale, ma può essere un alleato potente se utilizzata nel modo giusto.

Conclusioni: chi è davvero il problema?

Non è la vitamina D il problema, ma il sistema medico che troppo spesso non riesce a stare al passo con la scienza.

Questo studio ci offre l'ennesima prova che una supplementazione mirata può fare la differenza, ma è nostro compito chiedere, informare e insistere.

Non lasciamo che l'inerzia e i pregiudizi di chi dovrebbe tutelare la nostra salute ci privino di strumenti validi per migliorarla.

La scienza c'è, le prove ci sono. La domanda è: quanto tempo dovremo aspettare prima che la medicina ufficiale si decida ad agire?

E voi, siete pronti a prendere in mano la vostra salute?

Scrivetelo nei commenti e, come sempre, affrontiamo il dibattito con mente aperta e spirito critico.

 

Fonte scientifica: Kehao Yu, Wentao Song, Xinyu Tu, Ke Zhou, Kousalya Prabahar, The effect of vitamin D on the lipid profile in individuals with overweight or obesity: A meta-analysis and systematic review of randomized controlled trials, Prostaglandins & Other Lipid Mediators, Volume 176, 2025, 106938,
ISSN 1098-8823